Ho vissuto la mia infanzia in campagna, vicino alle sponde del grande fiume Po,
in un rapporto privilegiato con la natura, gli animali e la terra.
Il silenzio, la lentezza, la delicatezza e l'armonia dei paesaggi nebbiosi nell'intreccio dei pioppeti hanno forgiato la mia sensibilità.
Ho creato le mie prime “opere” con terra, rami, fiori e sassi. Occuparmi delle piante e mettere le mani nella terra è ancora per me un piacere.
Gli animali e la natura sono stati per molti anni la mia principale fonte di ispirazione nell'illustrare libri per ragazzi che sono stati pubblicati in molte parti del mondo.
Ho avuto una formazione artistica classica arricchita poi da stage con artisti e illustratori quali Emanuele Luzzati, Stepan Zavrel e altri.
La passione per la lettura in generale e per la storia dell'arte in particolare mi ha portato a progettare e condurre svariati laboratori artistici sia per adulti che per ragazzi.
Sono stata presente in diverse mostre, personali e collettive.
Ci sono stati poi due fondamentali incontri. Il primo con il teatro; dove ho collaborato, come artista e formatrice, alla messa in scena di spettacoli per ragazzi quali “Le città invisibili” di Calvino, “Antigone” di Sofocle, “Il signore delle mosche” di Golding e molti altri.
Il secondo incontro è stato lo studio e la pratica della filosofia zen. Entrambi hanno profondamente cambiato la mia visione del mondo e dell'arte, è stata un’evoluzione interiore, intellettuale ed emotiva, imprevista e sorprendente, che mi ha spinto a cercare una nuova strada. La pura rappresentazione della realtà era divenuta un limite.
Ha condotto i miei passi la fiducia che si potesse sempre ricominciare... e così è stato.
Sono cambiate le tecniche, i supporti, i materiali e soprattutto la visione.
Ho adottato il nome d'arte LoR e da diversi anni la mia ricerca artistica si indirizza a ciò che chiamo la POETICA DEL FLUIRE, dove non c'è urlo o provocazione, ma la necessità di portare armonia, di suscitare emozione, di raccontare il misterioso teatro della vita con le sue contraddizioni, le sue linee d'ombra e i suoi lampi di luce.
INTERVISTA
https://www.smallzine.it/la-poetica-del-fluire-lor-lorella-rizzatti/
Le mie opere pittoriche sono realizzate prevalentemente su pannelli di legno, che assemblo personalmente in varie forme, sui quali lavoro con diversi strumenti e materiali, come acrilico, inchiostro, carte, garza, fili di seta e cotone.
Il filo è sempre presente nei miei lavori; racconta il collegamento, il legame, la necessaria interconnessione tra le cose. Mentre la garza richiama l'idea di proteggere e prendersi cura.
Realizzo opere pittoriche e grafiche che definire astratte sarebbe riduttivo, come i titoli suggeriscono sono ispirate a un contesto, a una narrazione attuale che mi coinvolge.
C'è un’intenzione di partenza che dà vita a un dialogo continuo tra la stratificazione dei materiali, delle tracce e il mio pensiero.
È un percorso lento, nel creare non c'è pretesa o sviluppo di qualcosa progettato a priori, c'è attesa di ciò che nel prendere forma l'opera rivela, ciò che si manifesta oltre alla mia intenzione. La mia abilità è proprio risolvere i problemi che l'opera mi pone e coglierli come opportunità.
Le tracce grafiche, come i fili, sono una parte importante nello sviluppo del lavoro, mi piace pensare che siano segni sulla pelle del quadro. Mi hanno sempre affascinato le tracce che si formano sulla nostra pelle come le linee delle mani.
Le mie opere sono come organismi che si muovono, germogliano, danzano, ogni cosa vibra, pulsa, tutto è nella poetica del flusso, nella continua e inevitabile trasformazione.
Questa dinamica suggerisce la metafora della dimensione umana e naturale, della sua forza e insieme della sua fragilità.
Richiamano all'attenzione, ad approfondire, a capire anziché giudicare, sono un modo per testimoniare le domande del presente con delicatezza e poesia.
Ci sono molti particolari e molti percorsi possibili che invitano lo sguardo a entrare nell'opera: incroci, inciampi, grovigli, passaggi in cui ci si può perdere, ma anche ritrovarsi in nuove dimensioni, in nuove visioni. Le forme rotonde sono soglie verso un ipotetico altrove, sta negli occhi di chi guarda sentire se è un luogo di scoperta e opportunità o di minaccia e paura.
La forza delle opere è proprio la capacità di suggerire, di evocare, di lasciare spazio al pensiero e all'emozione di chi le guarda. Invito lo spettatore a farsi coinvolgere, a essere a sua volta artefice.
L'intento è di portare, attraverso l'arte, una riflessione sul nostro stare e agire nel mondo, una testimonianza non urlata della “ferita” e della possibile guarigione, trasfigurate in forma poetica.
MOSTRE
2023 Collettiva Galleria del Carbone Ferrara
2023 Personale Konnubio Firenze
2023 Collettiva Galleria Arti<>sta Monza